Brand positioning: questo sconosciuto.
Partiamo dall’inizio. Come imprenditore, soprattutto nell’ultimo anno, hai capito quanto possa essere importante avere un brand positioning rilevante nel mercato, in modo che i clienti non ti abbandonino anche nei momenti più difficili.
Avere qualcosa di valore da dire ai tuoi clienti, anche quando non possono “tastare” il tuo prodotto o non possono acquistarlo per cause di forza maggiore, è l’unico modo per mantenere la fetta di mercato che poi tornerà a comprare da te una volta che ne avrà la possibilità di farlo.
Il brand è chi scegli di essere per il mercato, il vero motivo per cui il tuo target dovrebbe sceglierti.
Il brand positioning è la strategia che mette a terra tutto questo.
Sappiamo bene che il tuo essere imprenditore non si limita a “vendere, incassare e ripartire da capo”. Il tuo lavoro spazia in tutte le aree del tuo business. Ciò che tu sei è riflesso nella tua azienda.
Allora per quale motivo non preparare una strategia che renda chiaro agli occhi del mercato tutta la passione che ci metti? Perché rinunciare al conseguente guadagno in termini economici e di reputazione per te e per l’azienda?
Le due facce della stessa medaglia del brand positioning.
Se hai capito che implementare e ottimizzare il brand positioning della tua azienda è esattamente quello che ti serve, allora sei finito nel posto giusto.
Non ti nascondo però che si tratta di un lavoro intenso e profondo, che ti mette di fronte a decisioni su cui non avevi mai ragionato. Dopotutto il percorso per raggiungere qualcosa di importante non è mai semplice.
La pandemia mondiale ha messo in ginocchio molte aziende ma, come ogni volta che si presenta una crisi, allo stesso tempo ha aperto ad infinte possibilità di lavoro mai pensate prima.
Anche questa occasione non è diversa: il mercato ora ti sta dando l’opportunità di costruire o di lanciare la tua azienda, devi solo fare attenzione a compiere i passi giusti per far volare nello spazio il tuo business.
La pandemia apre gli occhi sul brand positioning
Nella maggior parte dei casi, la pandemia non ha fatto altro che portare i nodi al pettine nei modelli di business che già da prima soffrivano di gravi problemi strutturali.
Queste sono le aziende che non hanno definito un posizionamento chiaro, né un’idea differenziante o un processo di vendita ben strutturato. Tengono tra le mani solo l’offerta del proprio prodotto o servizio e si ritrovano all’improvviso senza domanda dei propri prodotti, senza clienti.
Non voglio generalizzare e dire che la situazione sia stata per tutti così, ma in molti casi questi “errori di progettazione” sono stati la causa della crisi di tanti business.
L’assenza di positioning è la possibilità di un nuovo positioning
Prima della pandemia i problemi delle aziende che non avevano un brand positioning definito erano silenti, ben nascosti e per niente evidenti agli occhi degli imprenditori. Questo si è rivelato un grosso problema, ma ad ogni mancanza corrisponde un’opportunità uguale e contraria.
Ora tutti quei business con un brand positioning inesistente che erano incastrate nella “guerra del prezzo” hanno avuto l’opportunità di riprogrammare la propria attività. Hanno potuto decidere di cambiare categoria merceologica o ricostruire il proprio modello di business che le circostanze avevano reso completamente obsoleto.
Il Coronavirus è stata semplicemente una doccia gelata in grado di rendere evidente e più veloce una direzione in cui il mercato stava già andando.
Il marketing non è più un supplemento.
Il brand positioning non è più un’opzione.
Ignorare l’online non è una buona idea.
Il brand positioning è il movente della scelta del cliente
I tuoi clienti e potenziali clienti non ti devono scegliere perché il tuo prodotto è migliore – termine interpretabile soggettivamente da infiniti punti di vista – e offrire il prezzo più basso non è una strategia.
Devi portarli a desiderare e scegliere te e la tua idea.
Se riesci a fare questo potrai sviluppare tutti gli altri strumenti del marketing rimanendo coerente e avendo già una schiera di fan pronti a non lasciarti mai, cascasse il mondo.
“Le persone non comprano prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia.”
Seth Godin
Prova a pensare per un attimo qual è il tuo perché.
Lascia perdere il tuo prodotto e chiediti qual è il motivo per cui le persone dovrebbero scegliere te.
Non è così facile vero? È incredibile quanto un passo che sembra così semplice possa rivelarsi molto complicato.
Torniamo coi piedi per terra.
So che ti sembrano tutte parole che rimangono nell’etere e difficili da mettere a terra. Anche per questo motivo ho organizzato una live su Facebook con Massimo Martini, founder di Pillole di Business e uno tra i massimi esperti in progettazione di modelli di business e vendita.
Abbiamo parlato di esempi pratici e di modelli di business dei nostri clienti, i quali non hanno avuto molte alternative se non quella di ricostruirsi con i giusti presupposti per riuscire a nuotare nel mercato senza affogare.
Sono certo che il tuo business sia una delle cose a te più care. Allora perché non provare a mettersi in gioco e costruire i presupposti che possano aiutarlo a prosperare?
Puoi prenotare una consulenza strategica gratuita con uno dei nostri Brand Master e fare il primo passo per rendere unico il tuo brand e comunicare al mercato il tuo perché.
Condividi
Facebook LinkedIn WhatsappCommenta