Il potere del brand unito al Growth Hacking per fare esplodere i numeri del tuo e-commerce.
“Devo fare l’e-commerce! Ormai si vende solo on-line, voglio assolutamente esserci e vendere!”
Quante volte ho sentito questa frase negli ultimi mesi. È la hit del momento nel nostro settore. Non c’è nulla di sbagliato in questo obiettivo, anzi la trovo un’ottima idea. Il vero problema è solo uno.
Hai un’idea di cosa significhi creare un e-commerce che vende?
Nella diretta con Luca Domeniconi, e-commerce Growth Specialist, CEO di GH S.r.l. e autore del libro “10 Volte il Fatturato del Tuo E-commerce”, abbiamo indagato a fondo quali sono le condizioni necessarie per creare un e-commerce che faccia numeri davvero interessanti – spoiler: una di queste è avere un brand!
I 3 pilastri per un e-commerce di successo
1° pilastro: E-commerce come Business Model
Molti imprenditori credono [erroneamente] che un e-commerce sia uno strumento in più da aggiungere al proprio modello di business. Non conoscendo la complessità che si nasconde dietro la progettazione, la creazione, il mantenimento della piattaforma, sottovalutano le criticità, lo sforzo e le risorse economiche necessarie affinché si produca un risultato straordinario.
Ed è per questo che il web è invaso da “mozziconi di e-commerce” che non vendono nulla, immobili come le statuine del presepe nel periodo natalizio.
L’e-commerce non è uno strumento in più del tuo modello di business.
L’e-commerce è un modello di business vero e proprio, che ha delle complessità identiche – se non superiori – a quelle di un’azienda fisica.
Questo è l’assunto più importante che devi tenere a mente se hai intenzione di lanciare o implementare il tuo e-commerce. Non può farlo un tuo parente che fa i siti web, non può gestirlo un social media manager di primo pelo, non può mai essere trascurato.
Bisogna lavorarci ogni santo giorno, come se fosse un’azienda vera e propria.
Ed in effetti è esattamente quello che è un e-commerce: un’azienda. Come tutte le aziende dovrebbe avere una struttura, un organigramma, delle mansioni, dei processi, dei protocolli e tutto quello che serve a tenere in piedi la baracca.
2° pilastro: Brand altamente differenziato
Il web è una giungla dominata da colossi delle proporzioni di King Kong, T-Rex, Godzilla e Mazinga Z. E poi ci sei tu che legittimamente reclami il tuo spazio e la tua legittima esistenza nel mondo digitale.
Come sopravvivere in una giungla di offerte e budget milionari investiti dai grandi colossi quando non hai gli stessi mezzi a disposizione?
Se non puoi batterli con la forza sei costretto a usare l’intelligenza. Sei Davide e hai solo una fionda come arma per sopravvivere. Hai un solo colpo a disposizione e non puoi sbagliare. La tua fionda per fare breccia nel mercato digitale con un e-commerce è il brand positioning.
Il tuo reale nemico non sono i colossi del mercato.
Il tuo nemico è il CAOS. Troppe informazioni. Troppi prodotti. Troppa pubblicità. Troppo di tutto. Il cervello non ha più spazio per prodotti generici e comunicazioni banali. La quasi totalità dei messaggi pubblicitari sono ignorati dagli utenti.
C’è solo una cosa che può fare breccia nella mente sovraffollata delle persone: un brand, e non un brand qualsiasi.
Un brand che ha una Big Marketing Idea completamente nuova, differente, interessante, sostenibile, che entri nel cervello dell’utente come un tamponamento stradale mentre lui ha inserito il pilota automatico.
Creare una frattura nel mare magnum dell’indifferenziazione e della banalità. Questo è l’imperativo di un brand che vuole scalare nel mercato e vendere come un drago attraverso l’e-commerce.
3° pilastro: Strategie di Advertising
Nell’era dell’eccesso di comunicazione e dell’infedeltà del cliente è di fondamentale importanza conoscere la customer journey del target.
Non può funzionare una strategia generica.
Occorre conoscere il più possibile i comportamenti on-line del tuo target e strutturare una strategia multi canale per dargli il prodotto giusto, al momento giusto, con la giusta comunicazione, nella modalità di fruizione che lui preferisce.
Il grande problema è la mole di lavoro di back-end necessaria: ideare la strategia generale, creare i contenuti necessari, monitorare le performance delle campagne di advertising, ottimizzare i costi delle campagne attraverso A/B test, riformulare la strategia se ci sono dei risultati migliorabili, aggiungere parti al progetto e togliere quelle inutili e così via, ogni maledetto giorno.
Ma questo non è il mio terreno di gioco e mi fermo qui. Questo è lo sport di Luca Domeniconi e ti consiglio caldamente di leggere il suo libro per avere una visione molto più chiara volta ad ottenere risultati 10x con il tuo e-commerce.
Ora che hai capito che un e-commerce è un vero e proprio modello di business e che le strategie di advertising vanno continuamente implementate, ti consiglio di dedicare 3 minuti al Test DNA del Brand per avere una diagnosi sul livello di posizionamento della tua azienda nel mercato.
Tutte le grandi esplorazioni iniziano con il primo passo.
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